stazione piazza quattro giornate

040630_18

Il modello architettonico realizzato, spazio di mediazione tra l’esterno e il sistema ferroviario metropolitano, ha riscosso ampia accoglienza critica e oltre ad essere premiato all’ottava biennale di Venezia, e pubblicato nel catalogo NEXT, 8^ mostra internazionale dell’architettura ha meritato la medaglia d’oro per l’architettura italiana dalla Triennale di Milano 2003.

Il mezzanino, di invito alla stazione si presenta come una grande piazza coperta, per ospitare confortevolmente i viaggiatori; l’architettura dell’insieme e gli interventi artistici ne favoriscono il godimento e rendono spontanei e gradevole i passaggi.

La collaborazione con gli artisti costituisce elemento di arricchimento del dialogo tra l’ingegneria della prefabbricazione e l’architettura dell’insieme, in linea con le esperienze di successo delle grandi metropoli. Alla piazza e alla stazione così concepite si è aggiunto un segno scultoreo con un restyling ancora più ricco di significato, così il quartiere Vomero si colloca in un circuito d’arte che lo riscatta rispetto alla città storica. I materiali prevalenti che caratterizzano l’architettura degli interni sono l’acciaio inox e i marmi tipo calacatta e cipollino, questi si integrano con l’impianto luminoso e le opere d’arte sapientemente collocate dal piano mezzanino al piano banchina dei treni.

The architecture, conceived as a mediation between the external area and the underground train station, has been awarded with the gold medal at the 8th international exhibition for Italian architecture at the Triennale in Milan in 2003 and won a prize at the Ottava Biennale in Venice and was published on the NEXT magazine. The entresol before the entrance of the station is a big covered square to host the passengers; the architecture as a whole and the work of arts help passengers to benefit from it and help them to go through it. The contribution of artists enriches the interaction between the engineering of the structure and the architecture of the spaces following the pattern of big metropolis. A sculpture with a new style has been added to the square and the station. That is how the Vomero district becomes an artistic path. Interior design materials mostly used are inox steel and marbles like calcatta and cipolin ones which blend in with the lighting system and the work of arts that are perfectly placed from the entresol to the platforms to the trains.

Autore/Author: Domenico Orlacchio

Prof. Arch. Domenico Orlacchio, progettista dell’opera già docente di Tecnologia dell’Architettura della Facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, esercita l’attività professionale pluridisciplinare a Napoli dal 1958. E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche adottate nelle facoltà universitarie.

E’ progettista di opere pubbliche, edilizia civile, scolastica e ospedaliera, e di grandi infrastrutture, con particolari applicazioni dei sistemi industriali, è stato incaricato della progettazione di importanti opere per la realizzazione della linea 1 della Metropolitana di Napoli: Stazione Cilea quattro giornate, sistemazione della piazza quattro giornate, stazione Museo, parcheggio e D.C.O. della Stazione Colli Aminei, in queste progettazioni è stato affiancato dagli architetti Luisa Di Maio, Mario Stoccato e dall’ingegnere Rocco Orlacchio.E’ tuttora impegnato nel coordinamento del recupero delle strutture e delle infrastrutture del grande Ospedale A. Cardarelli di Napoli.

Professor Domenico Orlacchio is an architect and designer and teaches “Technology of Architecture” at the Architecture faculty of the Federico II University in Naples. He has been working in Naples since 1958. He published many scientific essays that are used at different Italian Universities. He designed public works, schools, hospitals and big infrastructures with the use of specific industrial systems.

He was appointed to design important works for the line 1 of underground Metropolitana di Napoli like Cilea Quattro Giornate station, the restoration of Quattro Giornate Square, the Museo station, the parking lot and the Head Office of the Operation Center of Colli Aminei station. To reach this target some architects like Luisa Di Maio, Mario Stoccato and the engineer, Rocco Orlacchio helped him. At present he is coordinating the restoration of the structure and infrastructure of the huge Cardarelli hospital in Naples.