premio sirica – sicurezza dell’abitare

Sei opere, dodici progetti in mostra

Il tema del premio, che nasce dall’esigenza di riformare il sistema sicurezza/paese reso critico da innumerevoli tragedie susseguitesi con incalzante e preoccupante periodicità, pone al centro della dialettica sociale e culturale, la questione della sicurezza/qualità della vita dei popoli.

Politiche dissennate, condotte da visioni improntate ad uno sviluppo a breve termine, hanno condotto allo sperpero ed alla distruzione di grandi parti delle risorse del pianeta, finendo per minare alla base il futuro dell’umanità e tanto da portare scienziati di tutto il mondo a prospettare apocalittici scenari futuri. Può una società esser così becera da distruggere con consapevolezza il futuro dei propri figli, negando loro il diritto di crescere in un sano e sicuro contesto ambientale, naturale o antropizzato che sia? Può arrendersi, a dispetto del progresso e delle conquiste raggiunte, alla devastazione del pianeta? Lo sguardo dei figli dell’uomo, i sogni, le ambizioni, possono divenire il motore propulsore di un’azione che costringa tutti coloro che ne hanno il potere, e la responsabilità, di condurre ed indirizzare verso modelli di vita più consoni alla conservazione del terra.

Al di qua il bruciante nesso tra realtà ed immaginazione, l’incalzante contrasto tra il mondo delle principesse – dei fiori dai colori cangianti, dei prati verdi e del cielo blu – e la cruda reità, reale/irreale futura o futuribile; al di là progetti di architettura concepiti con l’idea di uno sviluppo sostenibile. Potranno farfalle, fate e fiorellini vincere l’indifferenza, combattere l’inquinamento, bloccare il surriscaldamento terrestre, tappare il buco nella fascia di ozono, fermare i mutamenti climatici, la distruzione delle foreste, lo scioglimento dei ghiacciai, l’avanzare dei deserti, l’innalzamento del livello delle acque, l’estinzione delle specie ….

Potranno tranquille casette colorate ed improbabili animaletti dalle forme strane, colonizzare la mente degli uomini, condurli a discernere tra cattiva e buona gestione del territorio, tra cooperazione ed abbandono, interesse ed indifferenza, tra buona e cattiva qualità della vita?

Forse si, sempre che l’egoismo dell’uomo in un estremo atto di assurdo cannibalismo non finisca per fagocitare se stesso ed i propri figli.

Carlo Importuna artista

Curatore della mostra

CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI

Arch. Massimo Gallione, Presidente
Arch. Simone Cola, Vice Presidente Vicario
Arch. Luigi Cotzia, Vice Presidente
Arch. Nevio Parmeggiani, Vice Presidente
Arch. Gianfranco Pizzolato, Vice Presidente
Arch. Luigi Marziano Mirizzi, Segretario
Arch. Giuseppe A. Zizzi, Tesoriere
Arch. Matteo Capuani
Arch. Pasquale Felicetti
Arch. Miranda Ferrara
Arch. Leopoldo Emilio Freyrie
Arch. Paolo Pisciotta
Arch. Domenico Podestà
Arch. Pietro Ranucci
Arch. iunior Marco Belloni

GIURIA

Massimo Gallione, Presidente del CNAPPC
Roberto Cecchi, Segretario generale MIBAC
Claudio Claudi de Saint Mihiel, Preside della Facoltà di Architetturadell’Università degli Studi “Federico M” di Napoli
Edoardo Cosenza, già Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi “Federico Il” di Napoli e Assessore all’Ambiente per la Regione Campania
Bernardo De Bernardinis, Vice Capo Dipartimento Protezione Civile
Nevio Parmeggiani, Consigliere CNAPPC e Membro sostitutivo Giuria Premio
Domenico Podestà, Consigliere CNAPPC e Membro sostitutivo Giuria Premio

RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO: Raffaele Greco, Segreteria CNAPPC
CURATORE E COORDINAMENTO EDITORIALE: Caterina Parrei lo. Consulente CNAPPC