Il Real stabilimento di S.Francesco di Sales - 1863
Liceo Vico
L’area su cui sorge l’edificio che ospita il Liceo Ginnasio “G. B. Vico” apparteneva nella seconda metà del Cinquecento alla famiglia Brayda, che aveva scelto tale sito, ricco di verde e d’aria salubre, per edificarvi la propria residenza. Per interessamento del Cardinale Cantelmi, Arcivescovo di Napoli, e del canonico Antonio Sanfelice, l’edificio fu destinato nel 1693 ad accogliere alcune suore (provenienti da Torino e da Roma) appartenenti all’ordine religioso nato su ispirazione del vescovo ginevrino San Francesco di Sales. L’istituzione di tale comunità monacale fu autorizzata nel 1690, con un Breve dell’allora Pontefice regnante Alessandro VIII (1689-1691).
Il Real stabilimento di S. Francesco di Sales in una incisione tratta dalla “Descrizione” del Nobile, 1863
Continua a leggereCarta Duca di Noja, 1775
Liceo Vico
Il monastero di San Francesco di Sales (A) fu fondato per le monache Salesiane nel 1693, dal canonico Antonio Sanfelice, poi vescovo di Nardò Nella carta Carafa del Duca di Noja (1775) si nota la chiesetta della Visitazione (B), piccolo corpo di fabbrica tra l’ospedale della Pazienza ed il grande edificio del monastero di San Francesco di Sales, dal quale è divisa dal vestibolo di accesso posto alla sinistra; era situata con il lato lungo parallelo alla strada, dalla quale doveva essere sopraelevata oltre il giardino, a navata unica con cappelle laterali (impianto delle chiese della controriforma) e piccolo presbiterio senza abside.
1. Convento dei Padri Trinitari - 2. Chiesa della SS. Trinità - 3. Basilica di Santa Maria della Pazienza alla Cesarea
Continua a leggereCarta Marchese, 1804
Liceo Vico
Nella carta Marchese (1804) il monastero viene modificato e chiuso da quattro lati porticati, con una sistemazione del giardino all’italiana (o rinascimentale, con i viali e le aiuole secondo uno schema ortogonale). La chiesa della Visitazione è ancora presente. Con il governo francese il monastero viene soppresso tra il 1814 ed il 1816 ed annesso all’amministrazione del Real Albergo dei Poveri; nel 1860 viene inaugurato un Real Stabilimento per giovinette nubili.
Carta Schiavoni, 1880
Liceo Vico
Nella carta Schiavoni (1880) compare un portico di ingresso sporgente sulla facciata ovest, mentre è eliminato il vialetto di accesso all’Infrascata in corrispondenza della chiesa della Visitazione, che non compare più. Il giardino all’interno viene trasformato in un giardino all’inglese, o “Romantico”.
Trasformazioni dell'edificio (1925)
Liceo Vico
Nel 1925, a cura del Municipio di Napoli, si dà inizio ai lavori di trasformazione dell’edificio, che sarà diviso in due parti con l’abbattimento di due campate del chiostro per ogni lato lungo, che ospiteranno la scuola Cuoco ad occidente e il liceo Vico ad oriente. Scompare il giardino lungo l’Infrascata, che verrà sistemato a terrazzo (come vediamo attualmente) con una scalinata a doppia rampa di accesso dalla via S. Rosa. Nella pianta del piano terra è stata evidenziata in giallo la zona in cui sorgeva la chiesetta della Visitazione, ora corrispondente agli uffici amministrativi e didattici ed alla biblioteca..
Rilievo tipologico dei piani terra tratto da Atlante della città storica di Italo FerraroAntica facciata Vico
Liceo G.B. Vico - Documentazione storica sull'edificio a cura dell'arch. A. Pinto - Leggi PDF
Antica facciata Vico
Cortili Interni Vico
Corridoio Liceo Vico
Porticato con volte a vela dell’ex monastero di San Francesco di Sales e attuale corridoio al piano terra del liceo
Aula magna
Particolari del soffitto nell’atrio di ingresso
Decorazione in piperno
Elemento decorativo in piperno sulla scala di ingresso
Giambattista Vico
Spedizioni nel sottosuolo
La seconda Municipalità di Napoli ha stipulato una convenzione con l’Associazione culturale “La Macchina del Tempo” per realizzare un progetto che consiste nel monitoraggio del sottosuolo, partendo proprio dal Liceo Vico, dove è stata documentata la presenza di una delle 200 cavità presenti in questa zona.
Continua a leggereMuseo del sottosuolo
Il Vico sta diventando un vero e proprio epicentro culturale del territorio.Il 27 giugno 2013 si è svolta una conferenza stampa nell’Aula Magna del nostro Liceo per presentare il progetto di recupero della Napoli sotterranea.Il presidente della seconda Municipalità di Napoli, Francesco Chirico, ha stipulato una convenzione con l’Associazione speleo archeologica culturale “La Macchina del Tempo” per la realizzazione di un progetto integrato per il controllo e la sicurezza del territorio attraverso il monitoraggio del sottosuolo.
Continua a leggereEsplorazione del sottosuolo
Da quarant'anni nessuno mette piede qui, trenta metri sotto le viscere di Napoli, sotto al liceo Giambattista Vico. I ragazzi della «Macchina del Tempo» scavano. Si tratta di un monitoraggio delle cavità per riportare alla luce i tesori antichi nascosti sottoterra. E stavolta, al Vico, qualcosa l'hanno trovata. Ci sono segni di lavori recenti. Muri ricostruiti, cemento, calce: si pensa che qui sotto, c'era qualcuno che doveva mettere in piedi un rifugio, forse per consentire a qualcuno di nascondersi..la parola 'camorra' viene detta sottovoce, tutti s'affrettano a dire che, se sarà il caso, dovranno essere altri a indagare e a confermare. Dal soffitto cadono goccioline d'acqua e subito scatta una segnalazione onde evitare pericoli futuri.
Leggi l'articolo del MattinoLa Macchina del Tempo - Video